Ultimo Aggiornamento febbraio 15th, 2019 7:18 PM
FRANCAVILLA – L’amministrazione comunale porterà al prossimo Consiglio comunale la proposta di delibera di realizzazione di un fabbricato commerciale in via Adriatica Nord. Ad annunciarlo il sindaco Antonio Luciani che spiega: “Non si tratta di una variante al piano regolatore. A Francavilla il piano regolatore prevede zone individuate come ‘standard’, ovvero vincolate per l’insediamento di servizi per il pubblico. Per il rispetto degli standard l’amministrazione può vincolare il terreno del privato, finalizzato all’esproprio. La legge, però, attribuisce una durata ai vincoli entro la quale il Comune deve espropriare”. Nel corso degli anni, come prosegue il primo cittatino, si è verificato che più di un’amministrazione non avesse i fondi a disposizione per poter procede con gli espropri e la conseguente realizzazione delle opere. Decorsi i termini, quindi, già da prima dell’amministrazione Luciani, i vincoli sono scaduti con conseguente condanna nel 2012 da parte del T.A.R. che ha intimato al Comune di attribuire la destinazione a quei terreni, tecnicamente di “normare” le zone. In altre parole, scaduti i vincoli esse sono diventate aree bianche, cioè senza destinazione predefinita. Vincolarle senza esproprio sarebbe stato illegittimo. Nello specifico, dunque, Luciani e la sua giunta, hanno deciso di procedere con l’istituto della perequazione, come del resto indicato dagli uffici provinciali (PTCP) a cui la pianificazione deve sempre rapportarsi. Si è deciso, cioè, di consentire al privato di costruire con un indice di edificabilità molto contenuto obbligando a cederne il 65 per cento al Comune. Nell’area in questione, che si trova a Pretaro, il privato vuole realizzare un insediamento commerciale. Lo farà sul 35% dell’area, cedendo il 65 per cento alla pubblica utilità ed in più attrezzandola a parcheggio, pur non essendo tenuto a farlo, e provvedendo alla manutenzione per 10 anni dell’area di sosta e del fosso canale confinante. “Un’amministrazione non decide se su un terreno privato debba realizzarsi la costruzione di un supermercato o altro tipo di attività” – commenta il Sindaco – “inoltre il Comune per l’area che attualmente è un’area incolta e inutilizzata, non ha pagato né l’esproprio né la successiva realizzazione delle opere, per cui è indiscutibile il vantaggio della collettività dell’operazione che, va precisato, non è una variante al Piano regolatore”. Interviene anche l’assessore all’urbanistica Davide Campli che precisa: “la delibera sulle aree bianche è stata approvata in Consiglio comunale il 31 ottobre 2016. A due anni e tre mesi di distanza, questa è la prima proposta da parte di costruttori che arriva in Consiglio. Chi, dunque, si preoccupava di imminenti colate di cemento in città viene clamorosamente smentito dai fatti. Inoltre va rilevato che l’indice di edificabilità concesso è molto basso, circa un terzo di quanto concesso in passato per la realizzazione dell’edificato circostante. Ma la cosa a mio giudizio più importante è che i cittadini, dopo decenni nei quali gli standard sono stati solo una parola scritta su un foglio di carta, finalmente potranno realmente beneficiarne”.
Benedetta Paludi
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